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domenica 26 febbraio 2012

Heroin In Tahiti - Death Surf - Boring Machines Records (2011)



Voodoo, voodoo! Post-atomico sound che ti avvolge estatico, narcotico, in un vortice deviante ed oppiaceo. Gli Heroin In Tahiti, duo romano formato da Valerio Mattioli e Francesco De Figuereido, entrambi dentro la scena culto del locale romano “Borgata Boredom”, hanno fatto centro con il loro primo lavoro su lp denominato “Death Surf”, uscito per la Boring Machines. Essi ci direzionano verso spiagge tropicali occulte, dove incontriamo indigeni apatici e surfisti dell'apocalisse. Si, spiagge desolate, dove non è il più tempo della gioiosa e solare psichedelia pop dei Beach Boys. Qui, vige il suono di derelitti esseri dopati che aspettano invano l'alba di un nuovo avvento alle porte, in un villaggio vacanze esotico abbandonato. Per capire di che territori stiamo parlando, pensiamo agli Spacemen 3 ed a i Cluster (secondo periodo) che si sono dati al gioco del drone e dello psychobilly, mentre si muovono danzerecci, ieratici, con collane hawaiane di fiori appassiti al collo. Morricone benedice dal vecchio west e Kenneth Anger gli avrebbe sicuramente scritturati per musicare uno dei suoi esoterici corti.

Dunque, prova più che ottima, con potenzialità egregie, che potrebbe varcare le barriere soniche (troppo convinte e statiche) dell'italico stivale e non solo. Aloha, nemA.