venerdì 18 gennaio 2013

La Morte - La Morte (Anemic Dracula - Corpoc)




Commemorazione dei defunti, due novembre (e quando se no?), è uscito il primo lp dei La Morte,  per l’appunto intitolato “La Morte” (Anemic Dracula & Corpoc). Progetto nato nei primi mesi del duemila e dodici da un’idea di Giovanni Succi (Madrigali Magri, Bachi Da Pietra) e Riccardo Gamondi (Uochi Toki). 


Il Succi nel disco si occupa delle voci, cioè del reading di un’antologia di brani (con tema guarda un po’:  la carne, la malattia, la putrefazione, la defecazione e sua signoria la Morte) recuperati con saggezza dalla miglior letteratura occidentale, dal medioevo a oggi e caspita, c’è anche il nostro da Todi Iacopone.


 Il Gamondi, da parte sua, con la maestria e il guizzo creativo di chi sa il mestiere suo,  innalza, sposta, sventola glitch algidi, polari; inalbera mari di suono, tesse bordoni, acquieta field recordings ineffabili e trasparenti;  i suoi macchinari, il suo laptop si trasformano in vento, in tempesta, e in impeto. La voce cupa e umana del Succi, dopo l’ascolto di questo “epitaffio” sonoro, si fonde oscura in presagi, con l’ambiente sonoro del Gamondi e si amalgama come se venisse a scandire dall’aldilà, parole dal profondo di uno stomaco scrutatore di presagi sociali.


Appunto, La Morte. Essa è qui. E qui? E’ tra di noi? Nella morte dei valori, delle ideologie, nella visione di un Uomo Nuovo?  L’uomo (l’omo!), colui che ha l’unico destino comune a tutti, ma che non è condivisibile con nessuno. Bè, non so, insinuazioni, divagazioni, prospetti.  


A voi, la recensione mentale delle parole, di questo crepuscolo in note e rumori, di tutto quello che volete. Siediti, pensa al tuo cane e al tuo gatto morti da poco, pensa al lento esaurirsi delle cose, in un pomeriggio freddo d’inverno; pensa, piangi, rifletti, alla Morte. 


Oltre il Succi e il Gamondi, si dice (è vero) abbiano partecipato alla registrazione di questo convivio musicale (decadente?), un ensemble di archi registrati nella cappella del cimitero comunale di Saludecio presso Rimini (e dove se no?!). Ma c’è di più, e credo sia seminale affinché l’album abbia un buon riscontro, l’ artista Veronica Azzinari ha immaginato e realizzato trenta copertine diverse, producendo altrettante  incisioni a secco, riprodotte manualmente in serie di dieci stampe ciascuna, che rendono unica e irripetibile  (come la vita e la morte) ogni singola confezione del disco.  


Ecco, tutto splendidamente originale e, a tratti oscuro, ma insieme taumaturgico, come se tutto il lavoro stesse ramificando un progetto di esorcizzazione dalla Morte stessa.


E in alto i nostri vuoti:

 "La mea portadura se ià' 'n esta fossa;

cadut'è la carne, remase so' l'ossa

et onne gloria da me ss'è remossa

e d'onne miseria 'n me a rempletura".




mercoledì 2 gennaio 2013

Una fottuta classifica dei miei album preferiti (e più ascoltati) del 2012

Ho letto, sentito e scorto da più parti sul web che queste tipo di operazioni hannorottoilcazzo (stilare classifiche) Si, può essere, hanno qualcosa che si potrebbe avvicinare al saccente, qualcosa da sboroni, superbi, intellettualoidi e forse anche no. Anzi, spero vivamente di no. Ecco, da parte mia è la terza volta che mi accingo (o' mi accingo) a stilare una classifica del genere: per carità non voglio dargli nessuna pretesa giornalistica, nè da esperto, sono soltanto un passionario, un amante quasi maniacale della musica che mi piace e che mi piacerà. E' Cultura, Amore, Ardore, Orgoglio, Nutrimento. Però, è proprio qui che per alcuni sta il problema (che "harottoilcazzo"); e cioè, la paura, la viltà, la pigrizia di trovarsi davanti ad una tale operazione. O forse è soltanto la "frustrazione" di pochi sparuti singoli nel non farle, nel non saperle fare o addirittura (ma non credo) essere delle povere vittime dell'ignoranza. In questo caso non adoro il Vile. Se vi va, fatele o fatela (come in questo specifico caso), per qualsiasi ramo: cinema, porno, macchine, economia, ecc, ecc. O per tutto: anche la classifica dei migliori nasi delle persone a voi conosciute. Secondo me fanno bene, come un medicamento, anzi sono un medicamento come tutto ciò che è legato alla Culturà e all'Arte. E se non si è presi da cinismo cronico possono creare buoni auspici. Scusate per le ovvietà, ma ogni tanto mi piace scriverle come se rappresentassero un fulcro semplice e descrittivo dell'esistente. Un'energia primigenia dove tutto va a finire e rinizia.

Auguri cordiali e pleonastici.

P.



1- Godspeed You! Black Emperor - Allelujah! Don't Bend! Ascend!


2- Swans - The Seer


3- Om - Advaitic Songs


4- Fuzz Orchestra - Morire Per La Patria


5- Magic Castles - Magic Castles


6- Heroin In Tahiti - Death Surf


7- La Piramide Di Sangue - La Piramide Di Sangue


8- The Men - Open Your Heart


9-  Camera - Radiate!


10- Beak - >>


11- Motorpsycho and Ståle Storløkken - The Death Defying Unicorn


12-  Soap & Skin - Narrow


13- Goat - World Music


14- Bill Fay - Life Is People


15- Father Murphy - Anyway Your Children Will Deny It


16- Mount Eerie - Clear Moon


17- Julia Holter - Ekstasis


18- The Disappears - Pre Language


19- Kadavar - Kadavar


20- Tame Impala - Lonerism


Fuori classifica ma meritevoli di attenzione (in ordine casuale):


Tim Hecker & Daniel Lopatin - Instrumental Tourist

Ufomammut - Oro: Opus Primum - Oro: Opus Alter

Peaking Lights - Lucifer

Andy Stott - Luxury Problems

Clinic - Free Reign

Aluk Todolo -  Occult Rock

Slumberwood - Anguane

Rella The Woodcutter - The Golden Undertow

Xabier Iriondo - Irrintzi

King Of The Opera - Nothing Outstanding

Scott Walker - Bisch Bosch

Metz - Metz

Toy - Toy